Marco Falco lancia “Revolution” e dice no a Spotify

Immaginate una scintilla che nasce lontano dal rumore e dal conformismo. È così che prende vita “Revolution”, il nuovo brano di Marco Falco, una canzone che è prima di tutto un manifesto di coscienza e coerenza.
Ma c’è una novità che lo rende ancora più dirompente: non sarà disponibile su Spotify. Una scelta netta e dichiaratamente etica, motivata dal rifiuto di sostenere una piattaforma che, secondo l’artista, destina parte dei propri profitti al finanziamento di conflitti armati.
«La vera battaglia non si combatte con le armi, ma con la mente e con il cuore», afferma Falco.
Revolution invita a pensare con la propria testa, a smascherare ogni forma di narrazione dominante – che sia politica, religiosa o mediatica – e a riconoscere che la rivoluzione autentica è personale e quotidiana.
Sul piano musicale, il brano è costruito su un reggae robusto e diretto, con chitarre decise, ritmo incalzante e una linea vocale senza fronzoli. L’atmosfera è volutamente essenziale, per dare massima centralità al messaggio. Niente effetti speciali, nessuna ricerca di “hit da classifica”: Revolution è testimonianza artistica e politica.