Sanremo 2026: il Festival rischia di slittare a marzo

Il Festival di Sanremo 2026 molto probabilmente resterà in casa Rai, ma l’edizione futura potrebbe subire uno slittamento nel calendario tradizionale. A seguito della sentenza del TAR della Liguria, il Comune di Sanremo ha indetto un bando pubblico per l’assegnazione della storica kermesse canora, vietando l’affidamento diretto alla Rai. Eppure, alla scadenza dei termini, solo l’azienda di Viale Mazzini ha presentato una proposta, trovandosi così di fatto senza concorrenti.
Né Mediaset né Warner Bros Discovery hanno partecipato, frenate soprattutto da una clausola del bando ribattezzata “clausola anti-flop”. Il Comune, infatti, si riserva il diritto di interrompere la collaborazione se gli ascolti dovessero scendere sotto la media del 15% registrata nelle ultime cinque edizioni. Un rischio che solo la Rai ha accettato, insieme agli altri impegni: un contributo minimo di 6,5 milioni di euro alla città di Sanremo, la trasmissione di eventi paralleli come Sanremoinfiore, e una quota sugli introiti pubblicitari.
In attesa della conferma ufficiale, resta un solo nodo da sciogliere: quando si terrà Sanremo 2026? La finestra classica di febbraio è occupata dalle dirette delle Olimpiadi Invernali di Cortina (dal 6 al 22 febbraio). Le alternative più probabili sono un’edizione anticipata a gennaio o posticipata a marzo.
Unico punto fermo: il ritorno di Carlo Conti alla conduzione, mentre per le edizioni successive si fanno già i nomi di Stefano De Martino e Antonella Clerici.